sabato 28 febbraio 2015

AFGHANISTAN, IL TESORO NELLE GROTTE DI KABUL

Kabul- La Libreria nazionale di Gerusalemme ha reso pubblici una trentina di documenti ebraici, vecchi di mille anni, che sono stati scoperti casualmente in alcune grotte dell’Afghanistan orientale in aree controllate dai Talebani. Sono stati venduti di recente a quell’Istituto ”per una cifra considerevole” da commercianti di nazionalità imprecisata e fanno parte di un ”vero tesoro”, ancora all’estero.

Esso comprende centinaia di documenti provenienti dalla stessa zona che attorno all’anno Mille aveva forte rilevanza commerciale trovandosi lungo la storica ‘Via della Seta’. Un esperto della Libreria nazionale, il professor Haggai Ben Shammai, ha precisato alla stampa che parte di quei documenti sono scritti in ‘arabo ebraico’ (parole arabe riportate con lettere ebraiche) e in ‘persiano ebraico’ (parole farsi in caratteri ebraici). Altri ancora sono in scritti in una forma di ebraico che all’epoca era in uso a Baghdad. Dai testi si comprende che gli autori provenivano da comunità lontane fra cui Aleppo (Siria) ed Egitto.

Lo scritto più importante è attribuito al rabbino di origine egiziana Saadia Gaon, passato alla storia per aver tradotto in arabo i principali testi ebraici e per aver diretto una importante scuola rabbinica di Babilonia.

Mirko Polisano

Le grotte di Kabul (Afghanistan)

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