giovedì 17 ottobre 2013

DI NUOVO IN VIAGGIO...BUONA FORTUNA!

Tra poche ore, il decollo dell’aereo. Scrivo in quelli che sono gli ultimi minuti che mi separano da questa nuova partenza. È difficile fermare un’emozione. Ogni volta, la stessa. Come se fosse un profumo, uno di quelli che incroci per strada e ti ricorda una persona cara, un momento, un istante. La radio passa un pezzo di De Gregori che dice che la valigia è già fatta e “siamo pronti a qualsiasi cosa”. Basta una canzone per farti capire come, in certi momenti della vita, siamo concentrati a dare attenzione ai particolari, alle coincidenze. Crediamo possano essere eventi fortuiti e accidentali e ognuno trova le sue spiegazioni. Un segno, un caso, il destino. Te ne accorgi solo quando tutto è in gioco. O quando ti giochi tutto. Le abitudini diventano quasi scaramanzia: la stessa persona che ti accompagna in aeroporto, la camicia blu di ogni partenza, il messaggio dal terminal in quegli attimi che sembrano solo tuoi. Scene da amarcord come quelle di uno sportivo prima di una gara, quelle di un tifoso davanti al teleschermo o allo stadio prima della partita della Roma o del Napoli, quelle di uno studente prima di ogni interrogazione e di ogni esame. Poi, quando si rompe l’equilibrio immagini che tutto possa precipitare. E, invece, capisci che il destino è altro e le circostanze fanno parte di tutto questo. Allora, intraprendi questo nuovo viaggio con una percezione diversa: magari con più leggerezza nell’andare, ma sempre con il peso della responsabilità e la consapevolezza di quanto sia importante raccontare. Storie di altre “Terre Sante”, dove la storia e la fede si sono incontrate più volte. Fenici, romani, ottomani, fino ai giorni nostri. In questo mondo contemporaneo dove la lotta per il futuro passa anche dal Vicino Oriente. Sembra tutto così distante, come il sogno di uno spiraglio di luce per questo nostro mondo in crisi. Come la speranza della pace per questi popoli. Anche la pace è lontana, ma non per questo impossibile. Proprio come accade nel racconto di Gibran, dove il soldato, volgendo lo sguardo verso oriente, disse alla sua amata: <<Guarda, il sole sta sorgendo dalle tenebre>>.

Chiudi il libro e quasi ti ritorna la fiducia. È arrivato il momento di andare. È adesso che inciampo nel calendario. L’ultima superstizione della giornata.


Speriamo che questo 17 ci porti fortuna, almeno! 

Mirko Polisano

1 commento:

  1. In bocca al lupo Mirko, buon viaggio e raccogli come farebbe un esploratore i frutti di mondi vicini, di popoli e culture che anche grazie al tuo lavoro forse saranno sempre più famigliari e sempre meno lontane.
    Michele Carosella

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